Dove raccogliere i funghi…….. e dove evitare la raccolta
Come riconoscere i funghi eduli da quelli tossici?
I comportamenti da adottare nella raccolta
Come comportarsi in un bosco……..
Attenti ai pericoli
Negli ultimi anni la ricerca dei funghi a scopo alimentare è diventata una vera e propria moda. Alle prime avvisaglie di “nascita” fungina sono sempre di più gli appassionati che invadono i boschi in cerca dei prelibati gioielli. Questa euforia porta molte persone ad avventurarsi in luoghi selvaggi senza rispettare quelle regole minime di sicurezza e buon senso che chiunque ama la vita all’aria aperta dovrebbe conoscere a menadito.
I numerosi incidenti che capitano a chi si reca per funghi, (dallo smarrirsi nel bosco ai decessi per infarto), fanno riflettere se questa pratica sia alla portata di tutti o se occorra essere preparati per poter passare una giornata su e giù per le nostre valli.
A mio avviso l’uscita “a funghi” è da considerare come una vera e propria escursione poiché quasi sempre si svolge in montagna utilizzando in parte gli stessi sentieri di chi pratica il trekking ed in parte addirittura effettuando veri e propri “fuori pista”.
Possiamo pertanto focalizzare tre momenti fondamentali con un certo numero di azioni da svolgere per praticare questa attività limitando gli imprevisti:
L’ORGANIZZAZIONE: E’ il primo momento, precedente alla uscita, in cui occorre raccogliere una serie di informazioni che risulteranno preziose per il buon esito della gita.
Cerchiamo di sapere da chi è più esperto di noi (anche presso i gruppi micologici) se l’escursione che abbiamo in mente di fare è alla nostra portata.
- Effettuiamo l’uscita almeno in due persone, o altrimenti lasciamo detto ad una persona fidata dove andremo con precisione.
- Informiamoci se nella zona oggetto della ricerca occorre pagare un’autorizzazione alla raccolta e quali sono le modalità di pagamento.
- Teniamoci informati sulle condizioni meteo e valutiamo a più riprese (il giorno prima, la mattina stessa ed anche al momento di iniziare l’escursione) se è il caso di avventurarsi nel bosco o se occorra attendere o addirittura rimandare l’uscita.
L’EQUIPAGGIAMENTO: E’ il momento, prima dell’uscita, in cui dobbiamo pensare a tutto quello che può farci comodo. In questa occasione possiamo stilare un memorandum che illustri la dotazione da noi considerata “minima indispensabile”.
Vestiamoci in maniera adeguata, senza appesantirci troppo, indossiamo strati successivi di indumenti non troppo pesanti, in modo da regolare facilmente la nostra temperatura corporea aggiungendo o togliendo qualcosa.
- Utilizziamo solo scarpe da montagna (scarponi o pedule da trekking), non stivali o altro, a meno che non ci si rechi in boschi di pianura con vaste zone ad acquitrinio (Macchia Lucchese, S. Rossore etc.) dove gli stivali sono necessari ed il pericolo di cadute è limitato.
- Portiamoci sempre dietro una mantella impermeabile (o indumento analogo) da tenere nello zaino ed un ricambio completo con un asciugamano. A tale riguardo possiamo utilizzare una borsa sportiva a doppio scomparto dove tenere da una parte le scarpe e dall’altra gli indumenti. Se il tempo è bello, la borsa non viene neanche aperta, ma se piove e siamo bagnati come pulcini, sarà piacevole poter indossare qualcosa di asciutto.
- Portiamoci dietro alcune vivande (panini, dolci, acqua).
- Utilizziamo uno zaino dove riporre sia l’impermeabile che le vivande.
- Equipaggiamoci con la siringa aspiraveleno che è semplice da usare e può essere utile sia in caso di morsi di vipera che di punture di insetti limitando l’effetto del veleno senza assunzione di farmaci. In caso di allergia alle punture di alcuni insetti con possibilità di shock anafilattico, dotiamoci di medicinali adeguati e informiamoci sul loro uso.
- Portiamo con noi il cellulare ben carico per segnalare la nostra presenza in caso di bisogno.
- Portiamo dietro un contenitore apposito dove raccogliere i rifiuti per poterli poi smaltire in un secondo momento.
- Dotiamoci di bastone, canestro e coltello da utilizzare nel modo giusto (vedi “comportamento”)
IL COMPORTAMENTO: E’ il momento della gita vera e propria. Durante questa fase è importante fare, o meglio, non fare un certo numero di azioni che possono risultare dannose per noi stessi e per il bosco. Qui vivono molte specie vegetali ed animali che, nel corso del tempo, hanno sviluppato un loro equilibrio. L’uomo con la sua presenza, può danneggiare tale armonia. Le regole di seguito indicate cercano di limitare il più possibile la nostra ingerenza in questo ecosistema salvaguardando la nostra incolumità.
Sforziamoci di rimanere mediamente allenati, evitando uno stile di vita sedentario, anche al di fuori dalla stagione fungina.
- Non disperdiamo rifiuti durante l’escursione.
- Cerchiamo di rispettare il bosco il più possibile senza troncare rami, rastrellare, zappare etc.
- Serviamoci di un bastone per aiutarci durante gli spostamenti, per alzare i fili d’erba o le foglie ma non usiamolo a mo’ di zappa o di rastrello..
- Utilizziamo il canestro per conservare correttamente i funghi e far sì che non si schiaccino uno con l’altro, se il contenitore non è adeguato ed i funghi raccolti sono maturi, rischiamo di trovarci a fine escursione con una massa fungina maleodorante ed inutilizzabile.
- Cogliamo i funghi spiccandoli con una lieve torsione e puliamoli alla base dai residui terrosi con le dita o con il coltellino prima di riporli nel canestro. Se i funghi che portiamo a casa sono ben conservati, la soddisfazione raddoppia!
- Quando ci sentiamo stanchi, senza tanta motivazione (magari perché non si trovano funghi), fermiamoci e mangiamo qualcosa, riacquisteremo la concentrazione necessaria alla raccolta.
- Non mettiamo a rischio la nostra salute cercando di passare in punti oltremodo impervi o ripidi con la speranza che nessun altro prima di noi vi sia passato.
- Limitiamo il più possibile il passaggio su rocce ed evitiamolo senz’altro quando queste sono bagnate (quando ci accorgiamo che la roccia è scivolosa, ormai è tardi!).
- Se per salire ci aiutiamo aggrappandoci ai rami di un albero, ad una roccia etc. verifichiamo sempre che l’appiglio tenga.
- Rispettiamo le leggi vigenti sulla raccolta dei funghi.
La lista sopra riportata, anche se sicuramente incompleta, potrà apparire troppo lunga ed eccessiva per molti. Per altri sarà un’inutile ripetizione di cose che si sanno già.
Tuttavia queste semplici regole sono preziose e l’applicarle ci mette più o meno al riparo dalle insidie che un ambiente come quello del bosco può riservare a chi lo frequenta. Sta ad ognuno di noi decidere se applicarle tutte o in parte, ma una cosa senz’altro dobbiamo ricordare, che la raccolta dei funghi non è una “corsa all’oro” né un pretesto per apparire più bravi di altri ma solo l’opportunità di frequentare posti bellissimi che ci possono regalare piccole-grandi gioie, emozioni, soddisfazioni.